La Storia
Arzago è il più antico ed al tempo stesso il meno popoloso Comune della storica Geradadda, contando, oggi, poco più di 2.400 abitanti. Si trova a 106 metri sul livello del mare, nella fertile pianura irrigua, nella zona dei fontanili ricchi di sorgenti d'acqua, preziose per l'agricoltura. Il suo nome deriverebbe dal nome proprio latino Arezio, quindi Areziaco unito alla parola Fondo significa: proprietà di Arezio, come testimoniano i resti di una villa romana del i-IV secolo scoperta ad Arzago nel 1985. Nel medioevo, dopo essere stato in età Romana Pagus, cioè, villaggio capo di un distretto, con l'arrivo del Cristianesimo, divenne sede dell'antica Pieve di San Lorenzo, citata in un documento Longobardo del 774, il testamento di Taido, pieve da cui dipendevano le chiese dei paesi vicini. Ebbe inoltre fama per la nobile famiglia De' Capitani d'Arzago, tuttra esistente a Milano, che originò dal nipote del grande Arcivescovo Ariberto d'Intimiano, Gariardo. Da centro più grande e importante, Arzago nel tempo dvenne il più piccolo. Forse è per questo che gli abitanti sono soprannominati Gamberèi, cioè gamberetti, in riferimento al grigio crostaceo di fiume che un tempo abbondava nei fossi.
Monumenti
I monumenti e beni culturali presenti sono i resti della villa romana di età imperiale, che abbiamo già ricordato, situati dietro le scuole e la colonna romana posta presso il castello, simbolo del paese, recentemente restaurata, dove il podestà medievale soleva, per consuetudine, giurare, abbracciandola, di essere retto e saldo come essa. Il Castello già dei De' Capitani, è oggi una palazzina di campagna della fine del '500. Interessanti sono gli archi d'ingresso in mattoni. Sopra quello centrale, in particolare, si trovano statuette delle quattro stagioni in pietra; di proprietà comunale, da alcuni anni svolgono manifestazioni estuive all'aperto. La Chiesa Parrocchiale d San Lorenzo, in stile gotico-lombardo del 1903-1907, contiene pregevoli tele del pittore locale Antonio Guadagnini ed a fianco ad essa la nuova Piazza San Lorenzo , con la fontana al centro, la Casa Parrocchiale ela sala della Comunità, il campanile e la parte absidale dell'antica pieve. Inoltre, alle cascine Ravaglia e Ravagliola si trovano due chiesette campestri del '500-'700, rispettivamente quella di della Madonna del Rosario e San Francesco che contiene uno scenografico altare dipinto dai Fratelli Galliari di Treviglio.
Tradizioni
Ad Arzago le tradizioni sono ancora vive e sentite, a cominciare dalla Sagra Patronale di San Lorenzo, ad agosto, nella quale il 10 del mese, per antica consuetudine di un lascito del 1677 fatto dal nobile Giovanni Battista Cattaneo De' Capitani, militare al servizio del re di Spagna, il quale lasciò terre e cascine all'Ospedale S. Maria di Treviglio con l'obbligo di distribuzione a San Lorenzo a tutta la popolazione ed ai viandanti di passaggio, di pane e ceci, cioè pane ed una scodella di minestra di legumi, verdura e carne (in dialetto bergamasco: 'pa e siser de San Lurens'). Doppia razione spetta alle famiglie Cattaneo e De' Capitani. Dal 1980, dopo un periodo di interruzione, la tradizione è stata ripristinata dal Comune di Arzago d'Adda e la tradizionale distribuzione viene fatta dalle Autorità Comunali nella piazza del Comune. Così la seconda domenica dopo Pasqua è indetto il Pellegrinaggio a piedi al vicino Santuario di Caravaggio. Per l'occasione, si confezionano dei biscotti, cotti al forno, detti 'BISULA'. La quarta domenica di ottobre ha luogo la Festa del Ringraziamento, indetta dalla locale Coldiretti, con sfilata di trattori e carri recanti i frutti della terra che i bambini in costume contadino portano come ringraziamento in chiesa. Ogni due anni, organizzata dalla Pro-Loco, si svolge dal 1995 la cena medievale con corteo storico in costume d'epoca, a ricordare l'arrivo del primo Signore della famiglia De' capitani d'Arzago avvenuto nell'anno 1030. La cena viene effettuata, a turno, nei vari rioni . Il 13 dicembre. Il 13 dicembre si festeggia S. Lucia. La Santa e l'asinello carico di dolciumi e mandarini accompagnati da pastori e da soldati romani sfila per le vie del paese.
a cura del Prof. Giuseppe Rocchi al quale vanno i nostri più sentiti ringraziamenti
Breve panorama cronologico su ARZAGO e dintorni
VI-V sec. a.C. : Popolazioni etrusche arrivano in Val Padana e fondano la città di Melpum (forse Melzo, forse un’altra località del circondario milanese). Alcuni storici sostengono che risale a questo periodo il primo stanziamento di nuclei familiari nel territorio di Arzago, ricco di acque sorgive e fontanili. Infatti in alcune tombe rinvenute nella zona sono stati ritrovati oggetti di stile etrusco. 550 a.C. (circa) : una tribù celtica occupa un villaggio etrusco sui colli prealpini e lo chiama Bèrghem (berg = monte; hem = casa)
IV sec. a.C. : Diverse tribù celtiche (Insubri e Cenòmani), che i romani chiamano Galli, invadono l’Italia settentrionale, distruggono Melpum e fondano Milano (circa 390 a.C.)
225-218 a.C. : I Romani occupano la Val Padana (Milano nel 222 a.C.), sconfiggono i Galli-Insubri, trasferiscono migliaia di famiglie romane su queste terre e fondano, con 6.000 uomini, Cremona (218 a.C.).
196 a.C. : I Romani conquistano Berghem e lo ribattezzano Bergomum. Nei due secoli successivi prosegue un’intensa colonizzazione: la pianura paludosa e malsana diventa fertile e ricca. Recenti studi di planimetria aerea hanno evidenziato che le terre della Gera d’Adda rivelano ancora tracce evidenti delle strade e dei sentieri tracciati in epoca romana durante la “centuriazione” (divisione in appezzamenti di circa 50 ettari l’uno). I paesi più antichi della zona si troverebbero proprio sui “decumani” (strade divisorie) tracciate allora. Arzago si trova sul 28° decumano, partendo dal territorio cremasco. (V. Misano di Gera d’Adda” di Paolo Origgi, p. 72)
82-75 a.C. : La Valle Padana viene organizzata in un’unica provincia: la Gallia Cisalpina.
49 a.C. : Giulio Cesare concede alle popolazioni transpadane (a nord del Po) la cittadinanza romana. In epoca romana la zona di Arzago era sicuramente abitata. Negli ultimi decenni del Novecento sono venute alla luce diverse tombe di epoca repubblicana e imperiale, e le fondamenta di una “villa” del I-IV secolo. Ma già nel 1817 erano state trovate numerosissime monete del II secolo (ben 50 Kg) sul fondo di un antico letamaio
Nei primi tre secoli dopo Cristo si diffonde il Cristianesimo, che spesso incontra ostilità e persecuzioni (molto aspre le persecuzioni del 249 ad opera dell’imperatore Decio, e quella del 303 sotto Diocleziano). Nel 258, sotto l’imperatore Valeriano, viene giustiziato a Roma S. Lorenzo, diacono; intorno al 300, forse a Bergamo viene decapitato S. Alessandro, militare romano, che sarà in seguito proclamato patrono della città.
313 d.C. : l’imperatore Costantino, a Milano, promulga l’editto che lascia liberi i cristiani di professare pubblicamente la loro fede. Milano è ora la sede più importante degli imperatori.
321 : la domenica viene riconosciuta come giorno festivo.
323 : E’ documentata la costruzione di una chiesa paleocristiana a Parazzo (Palazzo Pignano), a 12 chilometri da Arzago.
326 : A Roma si consacra la basilica di S. Pietro sul colle Vaticano.
373 : a Milano viene acclamato vescovo Ambrogio. Durante il suo episcopato il cristianesimo diventa di fatto l’unica religione di stato.
397 : muore S. Ambrogio.
Con l’inizio del V secolo cominciano per le terre padane due secoli di incursioni e devastazioni da parte dei barbari. I terreni fra l’Adda e il Serio, prima fertili e coltivati, vengono abbandonati: ritornano boschi e grandi paludi, fra le quali emergono, dove il terreno è più elevato, piccole isole su cui si rifugiano i pochi abitanti rimasti. E’ in questa realtà (durata probabilmente dal V al VII secolo) che nasce forse la leggenda del lago Gerundo.
569 : arrivano i Longobardi, di religione ariana. Milano viene occupata. Il vescovo Onorato, con tutto il clero e i notabili, fugge a Genova. Per circa cento anni Milano resta senza vescovo.
590 : lentamente, per opera della regina longobarda Teodolinda e del papa Gregorio Magno, i Longobardi si convertono al cattolicesimo.
650 circa : a Milano torna il vescovo, Giovanni Bono, con i notabili rifugiati a Genova. La città rifiorisce e la diocesi si riorganizza. Si ricomincia a bonificare e a coltivare le terre abbandonate. Dopo un periodo di lotte fra sovrani ariani e cattolici, con i regni di Cuniperto (688-700) e di Liutprando (712-744) il cattolicesimo si afferma definitivamente ai vertici dello stato. Nelle diocesi di Bergamo e di Milano si organizza la rete delle Pievi (chiese battesimali a capo di chiese minori). A Cremona, in questi anni non sono documentati vescovi: la città è sottoposta alla corte regia di Sospiro.In questo periodo Arzago è certamente una curtis longobarda di una certa consistenza: c’è una comunità cristiana organizzata intorno a una chiesa battesimale, dalla quale dipendono chiese minori a Casirate e a Bergias (Cascine S.Pietro). Queste chiese, forse, fanno parte della diocesi di Bergamo.
774 : Carlo Magno, re dei Franchi, sconfigge il re Desiderio e pone fine al dominio dei Longobardi nel nord Italia.
Maggio 774 : Il nome di Arzago (Arciacus) appare per la prima volta in un documento storico, il testamento del gasindo bergamasco Taido. Da questo documento risulta che ad Arzago c’è una chiesa battesimale dedicata al martire S. Lorenzo, e che da questa chiesa dipendono chiese minori a Casirate e a Bergias (Cascine S. Pietro).
774-814 : Carlo Magno conquista l’Italia e l’Europa e fonda il Sacro Romano Impero. Alla morte di Carlo Magno però il potere imperiale lentamente si indebolisce e aumenta il potere dei vescovi che all’interno delle città diventano anche titolari del potere civile (vescovi-conti).
Nei secoli IX e X Arzago e la sua chiesa (divenuta capo pieve) mantengono sicuramente la loro importanza, perché intorno all’anno Mille è certificato che le sue terre sono al centro di vari interessi, soprattutto di Bergamo, Milano e Cremona.
948-955 : è arcivescovo di Milano Aldemano Menclosio, nato a Casirate, la cui chiesa dipende dalla Pieve di Arzago.
951 : Palazzo Pignano, dove risiede una comunità cristiana “indipendente” considerata eretica, viene distrutta da un esercito inviato dai vescovi di Milano, Cremona, Lodi e Pavia.
965 : il vescovo di Cremona Liutprando acquista la cappella di S. Nazario, nel fondo Angilo di Arzago, “che è nella giurisdizione di Milano”.
970-74 : è arcivescovo di Milano Arnolfo I “de Arzago”.
986 : il vescovo di Cremona Ulderico cede a Daiberto, giudice ad Arzago, alcuni beni che possiede vicino a Cremona, in cambio di beni nel territorio di Arzago.
990 : in un documento dell’abbazia di Nonantola, tra i possedimenti del monastero si cita “in Arzago sorte una” (sorte= 144 pertiche di terra).
998-1018 : è arcivescovo di Milano Arnolfo “de Arzago” (o “de Arziago” o “Arsago”) Gli storici sono incerti se sia di Arzago (d’Adda) o di Arsago Seprio. In un documento si dice che nel 1009 l’arcivescovo Arnolfo II scambia alcuni suoi beni con “l’officiale custode della basilica (chiesa rurale) di S. Giorgio d’Arzago”.
1018 : viene eletto arcivescovo di Milano Ariberto da Intimiano. (Alcuni storici hanno sostenuto che anche lui fosse nato ad Arzago, ma questa ipotesi non è dimostrabile. E’ invece probabile , secondo altri, che Ariberto avesse parenti stretti ad Arzago e a Dovera.)
1019 : il conte bergamasco Arduino rinuncia ai suoi diritti su chiese private che possiede nelle pievi di Arzago, Misano e Fornovo, in favore del vescovo di Cremona, Landolfo.
1021 : il vescovo cremonese acquista i beni di Ambreciate “nelle vicinanze di Arzago”.
1022 : il vescovo di Cremona acquista altri terreni in Arzago. Intorno a questo periodo, probabilmente, Arzago fa già parte della diocesi di Cremona.
1029-1030 circa : la pieve e la corte di Arzago vengono occupate da Gariardo, nipote dell’arcivescovo Ariberto, usurpando i diritti del vescovo di Cremona, Landolfo, che pochi mesi dopo muore.
1031 : viene designato nuovo vescovo di Cremona Ubaldo, il quale reclama i diritti della chiesa di Cremona su Arzago. Ma Ariberto esige che Ubaldo rinunci alla pieve di Arzago se vuole essere consacrato vescovo. Ubaldo si sottomette e viene consacrato vescovo. Ma poi si appella all’imperatore Corrado II per riavere Arzago. Ariberto reagisce facendo occupare dal nipote Gariardo anche la pieve di Misano, e prendendosi le decime di Agnadello, Morengo e Cortegnano (o “Corgniano”, che qualcuno sostiene essere l’attuale località fra Arzago e Rivolta). Intorno a questa data, probabilmente, la famiglia di Gariardo, nipote dell’arcivescovo Ariberto, assume la titolarità del feudo di Arzago, dando così origine al casato dei De Arzago (che nel XIII sec. diventerà de Capitani d’Arzago).
1036 : l’imperatore Corrado II scende in Italia e obbliga Ariberto a restituire Arzago e agli altri paesi usurpati al vescovo di Cremona.
1037 : Corrado II assedia Milano ed emana l’Edictum de beneficiis (detto poi Constitutio de feudis) che concede il diritto di successione anche ai valvassori titolari dei feudi minori.
1038 : L’imperatore ritorna in Germania. Ariberto si riprende con la forza Arzago e le altre terre restituite al vescovo di Cremona.
1039 : Muore l’imperatore Corrado II e gli succede il figlio Enrico III.
1040 : Il vescovo Ubaldo si reca dal nuovo sovrano e ancora una volta chiede la restituzione di Arzago e delle altre terre occupate dal nipote di Ariberto. L’imperatore gliela promette. Ma il precetto che la concede non viene mai reso esecutivo con la firma. Secondo gli storici (ma il caso è ancora dibattuto) la questione rimane in sospeso per diversi anni. Forse verso il 1070 al vescovo di Cremona viene restituita la pieve di Arzago, ma solo come “giurisdizione spirituale”, che durerà fino ai nostri giorni; mentre il possesso feudale di queste terre rimarrà ai milanesi, e in particolare alla famiglia patrizia De Capitani d’Arzago, che nei secoli seguenti saranno i maggiori proprietari delle case e dei terreni di questo paese.
1045 : Muore l’arcivescovo Ariberto. Da questo momento il potere temporale dei vescovi comincia a diminuire e lentamente si affermano i liberi comuni, dove il potere civile viene affidato a dei “consoli” eletti a rappresentare la comunità cittadina.
1097 : Milano è la prima città lombarda ad avere un governo comunale. Seguiranno Cremona (1112), Bergamo (1117), Mantova (1126)…Fra le città comunali però si scatenano aspri conflitti per il controllo del territorio.
1125 : In un documento risulta che la famiglia Pazzi di Arzago possiede, a Treviglio, vaste proprietà e anche la chiesa di S.Pietro.
1135-1143 : il vescovo Litifredo, delegato pontificio, sentenzia che Cassano, conteso fra le diocesi di Milano e Cremona, venga assegnato a Cremona, incardinandolo nella giurisdizione della Pieve di Arzago, retta dal prevosto Liprando. (In questo periodo il titolo di preposto/prevosto sostituisce quello di arciprete per indicare chi sta a capo di una Pieve.)
1154 : Federico Barbarossa scende in Italia per sedare le lotte fra i Comuni.
1158 : il Barbarossa stabilisce che in ogni città sia insediato un “podestà” di nomina imperiale.
1186 : Il nome di Arzago figura in un diploma datato 9 giugno, col quale l’imperatore Barbarossa riconosce al Comune di Milano il possesso dei paesi della Gera d’Adda.
1206 : risultano dipendenti dalla Pieve di Arzago le chiese di: Cassano, Casirate, Calvenzano, Azzano, Agnadello, Paradino e Curtis Wateri.(In diversi documenti del Duecento e del Trecento, alcuni paesi della Gera d’Adda vengono indicati come “districtus Mediolani et diocesis Cremonensis”.)
1206 : Il vescovo di Cremona, Sicardo, assegna alla Pieve di Arzago sette uomini del clero: un preposto (di nome Beltrame), due preti, un diacono, un suddiacono, un fratello e un custode. Da questo si deduce che Arzago è ancora una dei paesi più importanti del circondario.
1211 : La famiglia de Capitani d’Arzago fa ricostruire, a Vaprio, il ponte sull’Adda distrutto nel 1160 da Federico Barbarossa. L’opera costò una somma enorme, e i de Capitani si rifecero, d’allora in poi, facendo pagare un pedaggio a chiunque attraversava il ponte.
1310 : Enrico VII di Lussemburgo scende in Italia per pacificare i Comuni, dove Guelfi e Ghibellini si scontrano per conquistare il potere e la signoria delle città. Il 6 gennaio 1311 viene incoronato nella basilica di S. Ambrogio a Milano.
1312 : Matteo Visconti diventa definitivamente signore di Milano. Lentamente tutti i liberi Comuni perdono la loro autonomia … e si affermano le grandi signorie delle famiglie più potenti.
1364 : La Gera d’Adda è colpita da un’invasione di cavallette che dura da agosto fino a ottobre. Le campagne rimasero senza un filo d’erba, alberi e cespugli completamente spogli.
1385 : Nel “Liber Synodalis” della Diocesi di Cremona, la Pieve di Arzago risulta essere ancora una delle più importanti. Dipendono dalla chiesa pievana di Arzago: 4 chiese di Cassano, la chiesa di Calvenzano, due chiese di Casirate, la chiesa di Paradino, la chiesa di Azzano (oggi fr. Di Torlino), la chiesa di Agnadello, la chiesa di S. Pietro (Cascine ?), la chiesa di Monteclaro, la chiesa di Spino e due chiese nel territorio di Rivolta.
1390-1400 : i territori della Gera d’Adda sono teatro di feroci scontri fra Guelfi e Ghibellini. Massacri e uccisioni in molti paesi (230 morti documentati a Misano nel 1393; i castelli di Fara e di Ghisalba incendiati e distrutti. Assalti e sgozzamenti anche a Treviglio, Caravaggio, Urgnano, Masano, Camisano…
1420 : è documentato un don Guglielmo D’Arzago, prevosto di Pontirolo.
1422 : Un Cody de Capitaneis de Arziago è citato nell’atto di costituzione della Sacrestia di Treviglio.
1432 : 26 maggio, apparizione della Madonna ad una povera contadina di Caravaggio, Giovannetta de’ Vacchi.
1447 : a Milano finisce la signoria dei Visconti e inizia quella degli Sforza.
1470 : visita pastorale del vescovo di Cremona, Giovanni Stefano Bottigella, alle parrocchie del territorio. L’antica pieve di Arzago è ormai in declino, pur essendo ancora una delle più ricche del circondario. Nella chiesa di Arzago risultano presenti un prevosto (Giacomo da Seregno) e un cappellano che vengono ammoniti dal vescovo perché sono spesso assenti dalla parrocchia e trascurano i loro uffici.
1505-1508 : fra i notai trevigliesi troviamo un Antonius de Capitaneis de Arciago, e un Philippus de Capitaneis de Arciago.
Nel Cinquecento Arzago conobbe probabilmente carestie, pestilenze, guerre e distruzioni, come tutti i paesi della Gera d’Adda.
1509 : aprile, i francesi occupano Treviglio, Caravaggio e tutta la Gera d’Adda.
1509 : 8 maggio, un’armata di 40.000 soldati veneti assediano Treviglio, la bombardano e la saccheggiano devastandola.
1509 : 12 maggio, i francesi occupano e saccheggiano Rivolta, la incendiano e poi si dirigono verso Pandino.
1509 : 14 maggio, nei pressi di Agnadello avviene lo scontro finale fra veneziani e francesi. I veneziani soccombono e abbandonano la Gera d’Adda. Sui campi del territorio rimangono migliaia di morti. In questi giorni tutti i paesi della zona (e probabilmente anche Arzago) vengono devastati da bande di soldati al seguito dei due eserciti.
1520 : la Gera d’Adda è di nuovo campo di battaglia per eserciti stranieri.
1522 : 27 febbraio, il generale francese Lautrec, proveniente da Rivolta, attraversa Casirate ed entra in Treviglio. Ma accade il miracolo delle lacrime della Madonna. Treviglio viene risparmiata dal saccheggio.
1524 : 22 aprile, il capitano Giovanni de Medici detto “delle Bande Nere” occupa con il suo esercito il santuario della Madonna e il mattino dopo attacca e saccheggia Caravaggio.
1525 : a Pavia gli spagnoli sconfiggono i francesi e poi occupano Milano.
1525 : Francesco II Sforza (figlio di Lodovico il Moro) istituisce come feudo il MARCHESATO DI CARAVAGGIO, donandolo al suo fratellastro Giovanni Paolo (figlio naturale del Moro). Il Marchesato di Caravaggio comprende: Caravaggio, Misano, Canonica, Calvenzano, Arzago, Casirate, Masano, Fara, Pontirolo, Vidalengo. Questo Marchesato durerà quasi tre secoli (fino al 1779).
1533 : Carlo V, re di Spagna visita Milano, ormai sotto tutela spagnola.
1535 : Muore Francesco II Sforza, senza eredi. Carlo V prende possesso del Ducato milanese e manda a Milano un suo governatore. Inizia così la dominazione spagnola.
1542 : una terribile invasione di cavallette, che oscura il sole e lascia la terra completamente brulla.
1544 : è documentato un Girolamo De Capitani d’Arzago, vescovo di Nizza e grande elemosiniere di Caterina de ‘ Medici, regina di Francia.
1576-77 : In Lombardia si diffonde la peste, detta “di S. Carlo”. Viene impedito qualsiasi contatto fra i vari paesi della zona e vietate anche le processioni al Santuario di Caravaggio. Milano conta 18.000 morti.
Dopo il Concilio di Trento (1545-1563) il sistema ecclesiastico delle Pievi viene gradualmente sostituito dall’organizzazione dei Vicariati foranei.
1603 : la diocesi di Cremona, sotto il vescovo Cesare Speciano, risulta divisa in 23 nuovi vicariati foranei. Arzago, che ha perso ormai la sua dignità di Pieve ed è ridotto a un villaggio di poche centinaia di abitanti, viene assegnato al vicariato foraneo che fa capo a Rivolta.
1608 : nella lunga Relazione sui “Beni della casa Sforza”, datata Milano 17 settembre, si citano le terre del Marchesato di Caravaggio, che sono così nominate: “Borgo di Caravaggio, Misano, Casirago (sic!), Arsago (con la s), Calvenzano, Canonica, Pontirolo, Fara, Vidalengo e Massano”; e si dice che il borgo di Caravaggio conta, dai due anni in su, 3.800 anime, e gli altri nove paesi, insieme, in tutto contano 3.334 anime.
1628-30 : la grande peste descritta dal Manzoni nei Promessi Sposi devasta la Lombardia. Nei documenti dell’epoca Arzago non viene segnalato come zona infetta.
1677 : Giovanni Battista Cattaneo De Capitani d’Arzago, governatore della rocca di Mortara, muore e lascia i suoi beni che possiede in Arzago all’Ospedale di Treviglio, con l’obbligo di distribuire, ogni anno per la festa di S. Lorenzo, una razione di pane e ceci a tutti gli abitanti di Arzago e ai viandanti.
1706 : Termina in Lombardia la dominazione spagnola e inizia quella dell’Austria.
1712 : In un documento del Marchesato di Caravaggio, nel paese di Arzago risultano 86 fuochi (nuclei familiari). (Ne risultano 82 a Casirate, 81 a Canonica, 72 a Misano, 66 a Fara, 118 a Calvenzano, 473 a Caravaggio)Il numero degli abitanti di Arzago dovrebbe quindi essere di circa 400-500 abitanti.
1722 : nel Catasto Teresiano di Milano è documentato Arsago Gera d’Adda. Al suo territorio sono dedicate 16 mappe catastali.
1751 : Arzago è sempre nel Marchesato di Caravaggio. Il suo podestà si chiama Alessandro Maria Barletti. Risiede a Caravaggio e ricopre la stessa carica anche per gli altri comuni del Marchesato, in ognuno dei quali c’è un Consiglio Generale formato dai “maggiori estimati” (possidenti) e da tutti i capi di casa. Per gli affari di ordinaria amministrazione funziona un Consiglio Ordinario composto da un Delegato designato dal Consiglio Generale e da quattro membri estratti a sorte: i primi due estratti governano con il titolo di Sindaci per i primi sei mesi dell’anno; gli altri due estratti diventano Sindaci nel secondo semestre dell’anno.
1765 : La Gera d’Adda viene colpita da un’epidemia di vaiolo.
1769 : Maria Teresa d’Austria istituisce il Tribunale Araldico che disciplina i titoli necessari per appartenere alle classi nobili. Ai de Capitani d’Arzago, antica famiglia patrizia milanese, viene riconosciuto il titolo di Famiglia Nobile.
1779 : muore la marchesa Bianca Maria Sforza, signora del Marchesato di Caravaggio, senza lasciare eredi maschi. Il feudo viene dichiarato estinto.
1786 : L’imperiale Regio Governo Austriaco sopprime tutte le congregazioni religiose, le confraternite e i monasteri.
1786 : 16 settembre, la Lombardia austriaca viene divisa in otto provincie. Arzago viene assegnato alla provincia di Lodi, I Distretto con capoluogo Treviglio.
1796 : le truppe di Napoleone Bonaparte, partendo da Lodi, occupano la Gera d’Adda. Il 12-13 maggio si accampano alle porte di Caravaggio e vi rimangono per alcuni mesi, provocando danni alle culture, ruberie di animali, frutti , fieno, legna e biancheria nel territorio di Caravaggio e dei paesi vicini.
1797 : luglio, viene proclamata la Repubblica Cisalpina, con Milano capitale.
1798 : Arzago viene assegnato al Dipartimento del Serio, con capoluogo Bergamo. (Solo da questo momento Arzago diventa territorio bergamasco. Fino a questa data Arzago era sempre stato milanese. E solo per un decennio, dal 1500 al 1509, aveva fatto parte della Repubblica di Venezia.)
1805 : Napoleone, a Milano, si incorona re d’Italia.
1807 : dal censimento risultano nel comune di Arzago 627 abitanti.
1809 : decreto del 31 marzo, Arzago viene soppresso come comune autonomo e diventa, insieme con Misano, frazione di Vailate.
1815 : sconfitto Napoleone, tornano gli Austriaci e viene proclamato il Regno Lombardo-Veneto, sotto l’imperatore Francesco I d’Austria.
1816 : Arzago torna ad essere un comune autonomo, nel Distretto di Treviglio.
1817 : 26 agosto, in un cortile di Arzago, il contadino Francesco Pala, scavando nella fossa del letame, trova un recipiente antico contenente migliaia di monete di rame e duecento monete d’argento (circa 50 chili) del periodo dell’imperatore Antonino Pio, II secolo d.C. Le monete vengono sequestrate dal Governo austriaco.
1836 : Nella Gera d’Adda scoppia un’epidemia di Colera.
1860 : Spedizione dei Mille di Garibaldi. Moltissimi bergamaschi vi partecipano
1861 : viene proclamato il Regno d’Italia, con capitale Torino. Arzago conta 993 abitanti e viene incluso nella provincia di Bergamo. Il primo sindaco di Arzago dell’Italia unita è Giuseppe Venini (che amministra Arzago dal 1859 al 1871).
1871 : Roma diventa capitale d’Italia. Arzago conta 1.038 abitanti.
1900 : a Monza viene ucciso il re Umberto I, dall’anarchico Bresci. Gli succede il figlio Vittorio Emanuele III. Arzago conta 1300 abitanti.
1900-1903 : viene costruita la nuova chiesa parrocchiale di S. Lorenzo, che ingloba parte della vecchia chiesa, di cui rimangono in piedi l’abside e il presbiterio.
1911-12 : Guerra italo-turca. L’Italia conquista la Libia. Arzago conta 1.525 abitanti.
1915-18 : Prima guerra mondiale. Molti arzaghesi vengono chiamati alle armi e inviati al fronte. 21 di loro muoiono in combattimento; alcuni tornano gravemente feriti.
1920-21 : La Lombardia è attraversata da forti tensioni sociali. A Milano e in altre città si susseguono scioperi e occupazioni delle fabbriche. Il neonato movimento dei Fasci Italiani di Combattimento organizza squadre d’azione che realizzano spedizioni punitive nelle sedi di organizzazioni politiche, sindacali, e delle cooperative. Arzago conta 1.710 abitanti.
1922 : Benito Mussolini , dopo la marcia su Roma, viene nominato Capo del Governo. Ha inizio il ventennio fascista.
1923 : Giuseppe de Capitani d’Arzago, proprietario di molte case e di vasti terreni nel comune di Arzago, ottiene il titolo di “Marchese”. Aderisce al Fascismo e diventa Ministro dell’Agricoltura nel primo gabinetto Mussolini, poi Podestà di Milano (1928-29) e senatore.
1926 : il Fascismo abolisce la carica di sindaco e ripristina quella di podestà nominato dal Governo.
1929 : con regio decreto N. 941 del 16 aprile, viene stabilito che il nome ufficiale del nostro comune è “Arzago d’Adda”. (Nei documenti antichi, in latino, veniva chiamato “Arciacus”. Intorno all’anno Mille comincia ad essere usato “Arzago”. Nei secoli seguenti si trovano: “Arciago”, “Arziago”, “Artiago” “Arsago”.“Arzago” ricompare nel periodo austriaco e napoleonico; poi, con la restaurazione del 1815 era tornato “Arsago”.)
1935-37 : Invasione e conquista dell’Etiopia da parte delle truppe italiane. Molti arzaghesi sono arruolati e spediti in Africa. Alcuni tornano malati. Arzago conta 1.327 abitanti.
1940-45 : seconda guerra mondiale. Molti arzaghesi sono chiamati alle armi. I morti sono 15. Fine del Fascismo e Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista.
1946 : 2 giugno. L’Italia diventa Repubblica.
1953 : ad Arzago si costruisce il nuovo Oratorio maschile. Gli abitanti sono 1.500. (In seguito caleranno fino a 1392 nel 1971; per poi riprendere gradualmente ad aumentare, fino a raggiungere, nel 2007, il numero di 2.780)
1973 : ad Arzago viene inaugurato un nuovo Municipio.
1994 : viene realizzata la nuova piazza S. Lorenzo.
2003 : l’arzaghese Mons. Eliseo Ariotti viene nominato Arcivescovo e inviato come Nunzio apostolico in Camerun e Guinea Equatoriale.